Il presente evento formativo, proposto da Metis, è finalizzato alla realizzazione di un percorso di training per Medici di Medicina Generale che saranno impegnati nelle attività di formazione e aggiornamento professionale sul tema della vaccinazione anti Herpes Zoster e anti RSV nel setting della Medicina Generale.
L’immunizzazione attiva degli anziani e dei pazienti cronici nei confronti delle malattie prevenibili da vaccino non ha raggiunto in Italia le coperture indicate dal PNPV, rappresentando ancora, di fatto un obiettivo mancato.
Il tema della prevenzione vaccinale sostenuta da un’offerta vaccinale attiva, gratuita e omogenea su tutto il territorio nazionale, rappresenta una strategia economica, sociale e di salute pubblica per lo sviluppo del Paese.
Il mancato raggiungimento degli obiettivi di copertura sugli adulti, che sono chiamati ad un ruolo attivo e lavorativo fino in tarda età e che, con l’invecchiamento, tendono ad avere maggiori bisogni di salute, aumentano di fatto i costi diretti ed indiretti che la comunità deve affrontare in termini di giornate lavorative perse oltre che per il trattamento delle patologie, le loro complicanze e i ricoveri.
La strategia di contrasto alla diffusione dell’RSV, virus respiratorio sinciziale, impattante sull'assistenza sanitaria di bambini ed anziani, e il recupero delle vaccinazioni anti Herpes Zoster rappresentano una sfida importante nel campo dell’epidemiologia e della sanità pubblica, della ricerca scientifica e della prevenzione.
Il virus respiratorio sinciziale è un virus molto diffuso e contagioso che causa infezioni dell'apparato respiratorio; si diffonde facilmente da persona a persona, la circolazione è stagionale, tipicamente inizia durante l'autunno e raggiunge il picco in inverno e si può confondere con l’influenza perché fa parte delle Ili (Influenza Like Illness). Poco noto è il suo impatto nella popolazione adulta e anziana; può infatti dare una forma grave nelle persone vulnerabili, compresi gli anziani e i pazienti con malattie polmonari, cardiache o metaboliche, tanto da peggiorare il quadro clinico generale e talvolta richiedere l’ospedalizzazione che, in questi pazienti, è dalle 3 alle 10 volte più frequente.
L’incidenza dell’HZ è simile in tutto il mondo e correla con l’età della popolazione.
In media circa una persona su 4 sviluppa HZ nel corso della vita e la patologia interessa circa la metà dei soggetti che vivono fino a 85 anni. In genere si verifica solo una volta nella vita di un individuo, tuttavia, è possibile che anche soggetti immunocompetenti possano soffrire di più episodi di HZ. In Italia si stimano circa 157.000 nuovi casi di HZ ogni anno.
La complicanza più frequente è la nevralgia post-erpetica, inquadrata nell’ambito delle sindromi neuropatiche, che si verifica o persiste per almeno 3 mesi dopo l’insorgenza del rash o del dolore acuto e che ha un impatto negativo sulla qualità della vita dei soggetti colpiti.
La durata del dolore associato a HZ aumenta con l’aumentare dell’età ed è maggiore nei soggetti di età pari o maggiore di 70 anni.
Avere uno strumento, come il vaccino, che riduce per entrambe le malattie, il rischio di complicanze e di ricoveri è molto importante.
Il Medico di Medicina Generale, per le sue specifiche caratteristiche, rappresenta la figura sanitaria di cui è documentata la maggiore efficacia d’intervento nelle attività di prevenzione vaccinale. Molteplici indagini condotte da enti esterni testimoniano costantemente il gradimento dei cittadini che indicano, sempre, il Medico di Famiglia come proprio principale riferimento per le scelte di salute in generale e per la prevenzione in modo particolare.
Altro importante valore dei MMG è la capacità di realizzare una prevenzione personalizzata.
Si può infatti parlare di “Presa in Carico Vaccinale di precisione”, intesa come la capacità del Medico di Famiglia di definire i bisogni di salute (e quindi di prevenzione) di ogni soggetto, con una programmazione diluita nel tempo ed in grado di coprire tutte le fasce di età, individuando le vaccinazioni necessarie per tutto il corso della vita in funzione dell’evoluzione dei bisogni di salute, dell’evoluzione del quadro clinico, stabilendo la tempistica dei richiami e dei recuperi vaccinali al fine di garantire la migliore aderenza da parte dei pazienti, un’attenta programmazione delle attività e dei tempi intercorrenti tra la seduta in cui si offre al paziente il counselling motivazionale e l’esecuzione della vaccinazione.
Al fine di realizzare una copertura vaccinale adeguata occorre potenziare e valorizzare il suo ruolo di counselor che, se per le altre vaccinazioni è ormai un meccanismo quasi automatico, nel contesto della campagna anti RSV assume una rilevanza ancora maggiore, anche rispetto l’evoluzione epidemiologica della malattia: appare infatti decisiva la sua azione nel aumentare la fiducia dei cittadini in questa nuova vaccinazione veicolando ai propri pazienti le informazioni, ormai sostenute dai molteplici studi, su efficacia e sicurezza per contrastare l’esitazione vaccinale e favorire l’aderenza.
Metis ha delineato il presente progetto formativo il cui elemento fondamentale è l’acquisizione/sviluppo di nuove conoscenze e competenze di cui dotare i medici di medicina generale sui vaccini anti Herpes Zoster e anti RSV, sul counselling vaccinale, sugli elementi critici per l’organizzazione delle campagne vaccinali stagionali della Medicina Generale e sui contenuti didattici necessari per gestire eventi formativi sui temi scientifici affrontati.
Il corso è indirizzato a medici di medicina generale interessati ad acquisire metodologie e competenze per la gestione dell’attività didattica in qualità di relatore con specifico riferimento alla prevenzione vaccinale.
Si svolge in due giornate ed è articolato in moduli formativi nei quali, utilizzando una metodologia di didattica interattiva, i partecipanti saranno guidati dai docenti nell’apprendimento delle tecniche necessarie per operare nel campo della formazione in medicina generale e prevenzione vaccinale.
Relazioni e lezioni integrate saranno alternate ad esercitazioni.